Autore: qwebadm
COMUNICAZIONE CHIUSURA SEDE COA
SI AVVISA CHE DAL 5/8 AL 23/8 P.V., LA SEDE DI S. CROCE 466/G VERRA’ CHIUSA. PER IL DEPOSITO DELLE ISTANZE DI OPINAMENTO ED ESCLUSIVAMENTE PER IL RITIRO “URGENTE” DELLE PARCELLE GIA’ LIQUIDATE, RIVOLGERSI ALLA SEDE DI P.LE ROMA 494 ( DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ DALLE ORE 8.30 ALLE ORE 10.30.
CORDIALI SALUTI
LA SEGRETERIA CONSIGLIO ORDINE AVVOCATI VENEZIA
I° QUESTIONARIO SUL PATROCINIO A SPESE DELLO STATO
Caro Collega,
Camera Avvocati di San Donà di Piave assieme ad OUA hanno da tempo iniziato una campagna di sensibilizzazione sul tema dell’accesso al gratuito patrocinio, tanto che nei mesi scorsi diversi parlamentari, tra cui l’On.le Anna Rossomando, recependo l’incipit dell’Organismo, hanno presentato diversi disegni di legge, volti a ridare dignità all’istituto.
C’è ancora tanto altro da fare pertanto Ti chiediamo ausilio compilando il questionario da noi predisposto; i dati raccolti verranno utilizzati per predisporre ulteriori e più incisive proposte di riforma della legge.
Siamo certi che ci darai una mano, sensibilizzando, anche nel Tuo Foro, la compilazione ai Tuoi colleghi del questionario.
Ti ringrazio per la collaborazione
Il Presidente
Avv. Alberto Vigani
Per accedere al questionario clicca QUI
IX CONFERENZA DELL’AVVOCATURA A TORINO

Gentili Colleghi,
La IX Conferenza nazionale dell’Avvocatura ci vedrà Tutti impegnati a Torino, nei giorni 26 – 27 e 28 novembre 2015,
inaugurerà (il 26 novembre dalle ore 11) i suoi lavori presso l’Auditorium del Centro Congressi Lingotto in via Nizza, 280, sul tema:
“PER UN NUOVO GOVERNO DELLA GIUSTIZIA”
Avvocati, Cittadini e Imprese: un’Alleanza per il rilancio dell’Italia”
la Camera Avvocati di San Donà di Piave sarà presente a Torino già nella giornata del 26 novembre dove parteciperà ai lavori dell’Assemblea.
Save the Date per prenderne buona nota.
Saluti
Il Presidente
Alberto Vigani
DL GIUSTIZIA CIVILE, L’AVVOCATURA ASPETTA UN INTERVENTO CHE METTA FINE ALL’USO ARBITRARIO DEL CARTACEO
MIRELLA CASIELLO, PRESIDENTE OUA, SOTTOLINEA: “NO A ONERI A CARICO DELL’AVVOCATURA. SÌ A RISORSE ADEGUATE PER MODERNIZZARE I TRIBUNALI E PER AUMENTARE ULTERIORMENTE IL PERSONALE”
Sul Processo civile telematico non si torna indietro. Questa la posizione dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura espressa più volte al Ministro Orlando in queste settimane, non ultimo nell’incontro dello scorso 14 luglio. Eppure un emendamento al decreto legge sul civile ha prodotto molte polemiche, anche perché oggettivamente si presta a diverse interpretazioni che ingenerano preoccupazione.
L’Oua, confida nei chiarimenti pervenuti da via Arenula, che manifestano, «l’intenzione del Ministro Orlando di abbandonare progressivamente, ma definitivamente, la copia cartacea, nonostante la resistenza di parte della magistratura restia al cambiamento».
«Su questo aspetto – conclude – l’OUA ribadisce a chiare lettere: no a ulteriori oneri a carico dell’avvocatura, che ha già dimostrato una fattiva collaborazione al successo del Pct. Piuttosto, per modernizzare i Tribunali si rafforzi l’azione tesa a investire risorse e a aumentare il personale, sulla scia anche dell’immissione delle 3250 unità in corso di realizzazione».
Roma, 31 luglio 2015

Incontro con il Ministro Orlando
POSITIVO INTERVENIRE SULLA COPIA DI CORTESIA. AVANTI TUTTA CON IL TELEMATICO
URGENTE FARE CHIAREZZA SULLE ELEZIONI ORDINISTICHE MIRELLA CASIELLO, PRESIDENTE OUA, CHIEDE CHE IL MINISTRO SIA, “PROMOTORE DI UNA FORTE INIZIATIVA POLITICA SUL DDL CONCORRENZA: DISCIPLINA DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI E ATTI PER IL TRASFERIMENTO DEGLI IMMOBILI, LE PRIORITÀ!”
Oggi, nel pomeriggio, il Ministro Orlando incontrerà l’Organismo Unitario dell’Avvocatura e le associazioni forensi, due i temi sul tavolo: il regolamento per le elezioni ordinistiche, dopo la bocciatura del Tar, e il Processo civile telematico.
Il presidente dell’Oua, Mirella Casiello, a poche ore dall’incontro ha voluto sottolineare che al ministro Orlando porterà, oltre ai temi previsti, una chiara richiesta sul ddl Concorrenza, che riprenderà il suo esame alla Camera dopo la pausa estiva: “Chiederemo al Ministro di rendersi protagonista di un’iniziativa politica che metta fine alle pressioni lobbistiche e alla guerra di emendamenti su temi delicati come l’ingresso di soci di capitale negli studi legali, come la tutela dei diritti delle vittime di sinistri nella Rc auto o come la l’estensione delle autentiche degli atti nei trasferimenti di immobili sotto i 100mila euro.
Sia chiaro, l’avvocatura non chiede il mantenimento dello status quo, anzi invoca la modernizzazione del mondo libero professionale, per troppi anni tagliato fuori o, spesso solo vittima, di provvedimenti calati dall’alto.
È però inaccettabile che questo processo involga solo l’avvocatura e non anche altre categorie professionali e sia subordinato solo a iniziative di lobbing e di poco chiari agguati parlamentari, come avvenuto, per esempio, con l’affossamento di un parere consultivo sul ddl licenziato dalla Commissione Giustizia”.
Casiello ha richiamato l’importanza del metodo del confronto che in questi mesi ha portato ad alcuni importanti risultati: “I problemi sono tanti e spesso trasversalmente assistiamo a un atteggiamento preconcetto e pregiudiziale di parlamentari di tutti gli schieramenti e di parte importante dell’opinione pubblica contro gli avvocati, eppure qualche successo lo abbiamo ottenuto: negoziazione assistita, ma anche la preannunciata presenza degli avvocati nell’ufficio legislativo di via Arenula. Quindi, lo stesso processo civile telematico, che ha avuto come protagonista l’avvocatura e che ora vede il Ministro, dopo un lungo dialogo con l’OUA, farsi promotore di un richiesto provvedimento il cui obiettivo è mettere fine alle cattive pratiche locali regolate da diversi e autonomi protocolli che perpetuano il ricorso al cartaceo.
Nonostante qualche momento di confusione, il guardasigilli ha in più occasioni confermato la nostra interpretazione: vigileremo e chiederemo di partecipare attivamente nella stesura stessa del provvedimento, per evitare che si scarichino sugli avvocati altri oneri e affinché si vincano le resistenze di una parte della magistratura restia al cambiamento.

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